LA FATA/Festival Imagine/Teatro Carcano

11.09.2024

"La Fata" di e con Lella Costa visto a "Imagine. Festival delle Connessioni Umane" del Teatro Carcano a Villa Scheibler il 27/08/24 da Claudia Pinelli

Lella Costa
Lella Costa

Dal 27 agosto al 1° settembre 2024 il Teatro Carcano ha proposto attività e spettacoli teatrali gratuiti in bei contesti del Municipio 8, tra Quarto Oggiaro, Villa Pizzone e Monte Stella, territori inusuali e valorizzabili.

Ad aprire l'evento una straordinaria Lella Costa, in ottima forma, che ha riempito lo spazio all'aperto antistante Villa Scheibler dedicato all'iniziativa, di moltissime/i spettatrici e spettatori entusiaste/i, incuranti di dover rimanere in piedi o sedute sul prato una volta esauriti i posti e, soprattutto, che non si sono lasciate spaventare dalla pioggia caduta a circa metà spettacolo anche se per poco tempo. Alcuni hanno aperto ombrelli colorati, altre dal prato si sono spostate sotto il portico, mentre la splendida attrice ha proseguito lo spettacolo, intercalato da esilaranti improvvisazioni dedicate al momento, accettando di mala voglia a un certo punto l'ausilio di un ombrellino rosso offerto da Serena Sinigaglia (che comunque ha portato bene visto che poco dopo la sua apertura la pioggia è cessata) circondata, anche fisicamente, perché le persone non erano più solo frontali, da attenzione, ascolto, risate, affetto, partecipazione.

Lella Costa legge, narra, sferza con battute dall'ironia pungente, scalda e immerge nelle storie con la sua voce che ha mille colori, sfumature, intensità. Ironica e profonda tesse una trama che spazia, si addentra, lascia, riprende, ma permette di ritrovarsi, nella bellezza di una risata liberatoria, con un pochino di coscienza in più.

"La Fata" è un esilarante monologo che trae spunto da una delle fate per eccellenza del nostro immaginario, la Fata Turchina, unica figura femminile del celeberrimo "Pinocchio" di Collodi. Dalla lettura di alcuni brani di questo libro, il secondo più venduto al mondo dopo la Bibbia, prende il via uno spettacolo in cui il pubblico è travolto da digressioni intelligenti e argute sul femminile e sul maschile, senza retorica né moralismi, originale, dove trovano spazio analisi linguistiche e il Bardo, ma anche quel momento, intenso, di commozione nel ritrovare un'altra fata, la Morgana dai lunghi capelli neri, potente maga nella mitologica saga di Re Artù, assurta a simbolo di una indimenticata Michela Murgia, ricordata attraverso alcuni suoi scritti.

Uno spettacolo da vedere, da ascoltare e in cui immergersi, attraverso la voce e l'espressività di questa grande attrice profondamente umana, profondamente vera. Uno spettacolo che sarà bello rivedere perché Lella Costa sa cogliere e accogliere sollecitazioni, assimila e restituisce un instancabile lavoro di ricerca con il sorriso e quella risata che non lascia spazio all'indifferenza.

Claudia Pinelli