IL TEMPO DEI MIRACOLI

08.10.2024

IL TEMPO DEI MIRACOLI 

Giullarate da Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame - con Lucia Vasini - Regia di Mattea Fo - Visto al Teatro Gerolamo il 12 ottobre. Recensione di Adelio Rigamonti - (nella foto Lucia Vasini)

Lucia Vasini
Lucia Vasini

UNA GRANDE VASINI PER GLI ENORMI RAME E FO

Lucia Vasini è bravissima. Con  Il tempo dei miracoli l'attrice ha proposto al Teatro Gerolamo alcuni dei testi più noti portati in scena da Dario Fo e Franca Rame e tratti da I Vangeli apocrifi e da Mistero buffo. L'attrice, che per anni ha lavorato con la formidabile coppia ha messo in gran risalto grande capacità interpretativa e attoriale e soprattutto la capacità di reggere splendidamente nei pastiches linguistici eredtati dalla grande scuola Fo-Rame. Lucia Vasini, sempre in grado di far risaltare modernità e attualità contenutistica dei testi. 

Lo spettacolo si apre con una esilarante lettura tratta da una lettera di Dario Fo sull'esistenza di Dio. Poi l'attrice Vasini entra in scena recitando due divertentissimi testi tratti da quei Vangeli apocrifi che per anni sono stati gli indiscussi cavalli di battaglia delle compagnie dei vari Teatri di Tespi molto presenti sulle rive lobarde del Lago Maggiore e dei quali la Famiglia Rame costituiva il gruppo più preparato e famoso. La Vasini possiede "enormi capacità mimiche e vocali, riesce a creare quell'empatia fondamentale per calarsi e far calare nella storia raccontata, anche minore, anche dissacrante, anche urtante, liberando risate, rendendo vicino quel linguaggio inventato da Fo, il gramelot padano che diventa lingua popolare e comprensibile, lingua degli ultimi della terra di storie antiche di una modernità disarmante." (dalla recensione di Claudia Pinelli di uno spettacolo gemello con la stessa Vasini,  pubblicata nel mese di gennaio 2024 in questo sito).

Il primo brano interpretato dalla Vasini è "Caino e Abele", uno dei testi più vecchi di Fo, presente nell'Archivio Franca Rame Dario Fo col titolo "Poer Nanu e altre storie 1951".  Caino il primo bullizzato dell'umanità, sempre perdente nei confronti con l'aitante, bello e celestiale fratello Abele si ribella compiendo un fratricidio a bastonate. 

Il secondo vangelo apocrifo rappresentato è "La resurrezione del Lazzaro". Si tratta di un gustosissimo affresco popolare, soprattutto popolano, in cui tutto si trasforma in mercato, due baiocchi per entrare al cimitero, altrettanti per avere diritto a un posto a sedere e poi nella gran confusione in attesa del miracolo vi è tempo anche per mangiare sardelle sempre per due baiocchi. Un confusionario mercato che sembra quasi anticipare "Prete Liprando e il giudizio di Dio" canzone di Enzo Jannacci grande amico e fedele seguace di Dario Fo. 

Dopo la lettura di un'intervista a Fo, nella quale l'attore spiega le origini della sua vocazione più anticlericale che antireligiosa la Vasini interpreta il brano drammaturgicamente più intenso e drammatico: l'incontro della Madonna con il figlio morente sulla croce. Uno dei momenti indimenticabili e indimenticati di Franca Rame attrice; Qui la Vasini si supera davvero non solo per la difficoltà d'un tardo padano impreziosito dsi giochi linguistci, ma soprattutto per l'intensità espressiva e drammatica spinta fino a una reale commovente compartecipazione. 

Lo spettaolo si chiude con la narrazione delle Nozze di Cana. A regalarci il divertentissimo episodio è un ubriaco, che dopo aver spennato e cacciato un angelo, racconta a modo suo il miracolo della trasformazione in vino prelibato di acqua schietta di fonte. In questo ultimo episodio la Vasini dà vita a una moltitudine di personaggi sacri e profani da Jesus all'ubriaco narratore. Splendido il graduale passaggio dal pianto di tutti, Madonna compresa, per il vino finito in aceto, alla festa dopo il miracolo. Divertentissimo e strappa applausi il siparietto dedicato al padre della sposa che batte ripetutamente il capo contro un muro immaginario, medesimo siparietto viene più volte ripetuto anche a miracolo avvenuto durante la festa e la sbronza collettiva; nessuno, evidentemente, aveva avvisato il padre della sposa dell'arrivo di Jesus e del conseguente cangiamento de l'aqua scetta bono vino.

Il tempo dei miracoli oltre ad essere un doveroso omaggio a grandi maestri del teatro popolare, spesso troppo trascurati da attori e teatranti italiani, Lucia Vasini. con una straordinaria interpretazione, riesce a recuperare nella loro interezza quell'impegno civile e sociale che per alcuni potrà essere anche scomodo o fastidioso ma per molti di noi è di vitale e necessaria importanza in questi tempi ricchi di inganni e di tristi e scongiurabili ritorni a tristi passati. 

"Lucia Vasini sorride timida e si cala nei personaggi restituendoci la grandezza e l'umanità di storie "minori", giullarate appunto, dove sesso e differenza di genere non sono tabù e dove altresì ci si cala nei panni di una madre che vede morire il figlio crocifisso, sentendo che tutto ci appartiene, il riso e il pianto e che il teatro ha la potenzialità immensa di aprire e far vibrare senza retorica e senza paura lasciando spazio al sorriso e alla risata che liberando lasciano il segno."  (dalla recensione di Claudia Pinelli di uno spettacolo gemello con la stessa Vasini, pubblicata nel mese di gennaio 2024 in questo sito).

Spettacolo che deve essere riproposto e assolutamente da vedere.

Adelio Rigamonti